“Voltiamo le spalle alle violenza”: incontro pubblico a Martina Franca

Presso la Sala Degli Uccelli del Palazzo Ducale di Martina Franca il 18 dicembre si è tenuto i l’incontro pubblico “Voltiamo le spalle alle violenza”  con la partecipazione della Dott.ssa Paola Bianchi e Tiziana Zannini del Dipartimento Pari Opportunità e della Dott.ssa Sannolla della Regione Puglia.

All’incontro erano presenti la Dott.ssa Santella, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Taranto, il Dr. Pesare che ha portato i saluti del Direttore Generale della ASL TA, e le assessore dei tre Ambiti territoriali interessati dal progetto Bussola: Martina Franca, Ginosa e Massafra.

Obiettivo dell’incontro è stato quello di confrontarsi al fine di provare a “mettere a sistema” delle azioni che finora sono state realizzate in maniera progettuale e che si stanno caratterizzando come buone prassi, grazie all’azione di sostegno che Stato, Regioni e Comuni stanno attuando.

Le relatrici del Dipartimento Pari Opportunità hanno mostrato il loro entusiasmo per la presenza cospicua in sala di rappresentanti delle istituzioni, del terzo settore e delle Forze dell’Ordine che ha dato un segnale forte di positiva integrazione tra i soggetti della rete locale.

Bussola sta consolidando la rete dei servizi per la presa in carico globale delle situazioni di maltrattamento/violenza, ora anche in presenza del secondo Avviso per i Programmi antiviolenza, misure del Programma Operativo 2017-2020 della Regione Puglia, e in presenza del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne  2017 – 2020.

Presenti in sala assessori e consiglieri dei comuni interessati e limitrofi, oltre alla Dott.ssa Maria Grazia Foschino del Cismai e la dott.ssa Rosi Paparella che ha parlato del senso di responsabilità che deve caratterizzare ciascun nodo della rete antiviolenza, “ una rete armoniosa – ha aggiunto la referente del progetto, dott.ssa Angela Lacitignola-  le cui maglie non sono ne’ troppo strette perché possono stritolare, né troppo larghe che lasciano cadere, né nodi che tirano in direzioni contrastanti perché potrebbero dilaniare e frammentare le donne”.