CAFARNAO – CAOS E MIRACOLI

Cafarnao  della giovane regista libanese Nadine Labaki è film che non si dimentica. Pare che il termine “Cafarnao” sia sinonimo di caos , confusione. Ma Cafarnao è anche la città dove Gesù inizia a predicare, inascoltato. 
Destinata a non esser ascoltata pare anche la richiesta con cui si apre il film, di condanna dei propri genitori “per averlo fatto nascere”, che il dodicenne protagonista rivolge ad un giudice della città in cui vive, Beirut.
Il film mette in scena non solo una storia struggente, bella, commovente, bella da vedere, ma anche una nutrita serie di interrogativi sulla condizione dei bambini in questo momento in cui il mondo diventa un unico, immenso villaggio. Che diritto alla vita siamo in grado di concepire per tutti i bambini e specialmente per chi nasce da genitori in affanno?
La convenzione di New York  vale anche per loro? Quale amore ci può essere per loro? Quello di non farli nascere?

di LUIGI RACITI