Il parere dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza in merito a ddl Pillon

AUTORITA` GARANTE PER L`INFANZIA PROTOCOLLO GENERALE
Protocollo N.0003209/2018 del 08/11/2018

 

Al Presidente della 2 ͣ Commissione permanente del Senato

Egregio Presidente,
Le scrivo in merito ai disegni di legge n. 45, n. 118, n. 735 e n. 768 in materia di affido di minori, attualmente sottoposti all’esame della Commissione da lei presieduta.
Lo scorso 31 agosto ho chiesto di essere audita in Commissione per esprimere il parere di questa Autorità garante, in coerenza a quanto previsto dalla la legge istitutiva (articolo 3, comma 3, legge 12 luglio 2011 n.112).
In vista di essere audita, le anticipo, sin da ora, in modo schematico, alcune osservazioni.
L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza ha il compito di salvaguardare e promuovere i diritti, sanciti nella Convenzione di New York del 1989, di tutte le persone di minore età presenti sul territorio italiano.
La Convenzione di New York sottolinea, fin dal suo preambolo, l’importanza della famiglia nella vita di ogni bambino e adolescente, quale “unità fondamentale della società e di un ambiente naturale per la crescita e il benessere di tutti i suoi membri e in particolare dei fanciulli”. Numerosi diritti ruotano intorno alla famiglia: il diritto di preservare le relazioni familiari (art. 8), il diritto di non essere separato dai genitori (art. 9) e di mantenere rapporti regolari e frequenti con ciascuno di essi, anche se risiedono in Stati diversi (art. 10), il diritto di esprimere liberamente la propria opinione nelle questioni che lo riguardano e di essere ascoltato in ogni procedura giudiziaria o ammnistrativa (art. 12).
L’Autorità garante assolve ai compiti che le sono attribuiti attraverso l’ascolto istituzionale, che non è l’ascolto dell’amico o del familiare, né l’ascolto di un professionista, ma l’ascolto di un’istituzione che intercetta le richieste e i bisogni delle persone di minore età, li traduce in diritti e individua le modalità per renderli esigibili, portando le loro istanze davanti alle istituzioni competenti.
Nel corso del 2017, con questo intento, l’Autorità garante ha avvertito l’esigenza di “prendersi cura” dei bambini e degli adolescenti che hanno vissuto l’esperienza della separazione –– attraverso la promozione del progetto de “I gruppi di parola: una risorsa per la cura dei legami dei figli di genitori separati”. I gruppi di parola si articolano in incontri in cui i bambini e i ragazzi possono parlare, condividere pensieri ed emozioni attraverso il gioco, il disegno e altre attività, con l’aiuto di professionisti specializzati, che li aiutano ad attraversare il periodo della separazione dei genitori.
L’Autorità garante ha altresì realizzato la Carta dei diritti dei figli dei genitori separati, i cui principi sono ispirati alla Convenzione di New York, di prossima pubblicazione. La Carta, che impiega un linguaggio semplice perché è indirizzata prima di tutto ai bambini e ai ragazzi, enuncia diritti e principi volti a promuovere la centralità dei figli nel momento della crisi della coppia e ha lo scopo di renderli consapevoli, contribuendo al contempo alla crescita culturale dei genitori e, in generale, della società. Per realizzarla, l’Autorità garante ha costituito una commissione che, per esaminare la questione sotto ogni punto di vista, si è avvalsa anche di esperti appartenenti alla sfera giuridica, sociale, psicologica e pedagogica, che sono stati sentiti nell’ambito di un ciclo di audizioni.
Tali audizioni sono risultate utili anche per la stesura del presente parere, per il quale abbiamo ascoltato la voce dei figli attraverso la Consulta dei ragazzi, organo consultivo dell’Autorità garante composto da ragazzi e ragazze di età compresa tra i tra i 13 e i 17 anni, che ha anche contribuito alla realizzazione della Carta sopra citata.

 

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