Carissimi e carissime,
siamo tutti consapevoli di quanto sia difficile il momento che stiamo vivendo. L’emergenza nazionale, anzi mondiale, da diffusione pandemica del Covid 19 ha reso più fragili le nostre certezze e complicato la nostra vita.
Vorremmo che, pur dovendo restare lontani, voi ci possiate sentire vicini: disposti a condividere le preoccupazioni, ma anche la speranza, perchè da tutto questo usciremo presto e insieme.
Questa situazione ci ha colti impreparati e stiamo faticosamente cercando di fronteggiare un’esperienza nuova e inquietante, seguendo le indicazioni che ci vengono date, rimanendo a casa per non facilitare il contagio. Tuttavia non sono pochi coloro che a casa non possono stare, devono continuare ad essere fisicamente vicini alle tante persone in fragilità, cercando di sorreggere e aiutare chi vive in condizioni di difficoltà.
E il nostro pensiero va ai nostri bambini in situazioni di fragilità, alle loro famiglie, a tutti quelli che corrono il rischio, ancora una volta, di essere sempre più invisibili.
Un pensiero di vicinanza e gratitudine è rivolto a tutti i nostri soci che in questi giorni lavorano negli ospedali, al personale medico e sanitario che fra mille difficoltà affronta i gravi problemi di salute che questo virus provoca. Alle assistenti sociali che sono al loro posto per aiutare le persone grandi e piccole in fragilità, chiamate a garantire alcuni servizi che non sempre sono possibili a distanza. Agli educatori delle comunità e delle case
famiglie che affrontano ogni giorno le paure e le incertezze dei loro piccoli ospiti, che si inventano risposte a domande e situazioni difficili da capire anche per gli adulti. Alle operatrici e agli operatori delle case rifugio e dei centri antiviolenza che devono supportare e aiutare le donne e i bambini. Ai centri e alle persone che si occupano della cura, come gli psicologi, che hanno deciso di esserci anche a distanza, per offrire un sostegno a chi è più
fragile, a chi ha subito traumi e non può sentirsi solo ad affrontare le proprie angosce.
Come Direttivo stiamo pensando a forme concrete di sostegno al vostro lavoro e a breve verrete informati delle iniziative che stiamo organizzando. Vorremmo anche che, nei limiti del possibile, questo tempo sospeso diventasse un momento di riflessione comune per trovarci pronti, quando finirà, a lavorare di più e meglio. La salute delle persone è la priorità e tutti dobbiamo impegnarci perché il rischio di contagio sia il più contenuto possibile. Al tempo stesso non si possono dimenticare le condizioni di grave disagio che tutto ciò comporta nella vita dei più piccoli e meno difesi.
Ed è su questo che il Cismai continuerà ad impegnarsi. Perchè la tutela delle bambine e dei bambini non può fermarsi.
In attesa di risentirci presto vi mando un forte abbraccio, a nome di tutto il Direttivo.
Lontani ma vicini!
Gloria
Ferrara 19.3.2020