A Pescara l’assemblea dei soci del Coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l’abuso all’infanzia. Dal supporto alla famiglia al diritto all’ascolto, dalla formazione alla cura del trauma: un documento ribadisce i punti cardine alla base del lavoro di Cismai.
PESCARA – Superata l’estate dominata dal “caso Bibbiano”, il Cismai, il coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l’abuso all’infanzia, si è riunito lo scorso weekend a Pescara per “La tutela ai margini”, l’annuale congresso soci. E proprio su Bibbiano la presidente Gloria Soavi ha aperto i lavori: “Abbiamo assistito a un attacco strumentale a tutto il sistema. Una narrazione distorta ha contribuito ad alimentare fake news sulle professioni coinvolte nei delicati e complessi percorsi di tutela dei minori, tanto che oggi siamo dinnanzi al tracollo degli affidi, all’aumento delle aggressioni a carico degli assistenti sociali, alla demonizzazione del ruolo dello psicologo. Sullo stesso sistema giudiziario minorile è calata una sentenza, immotivata, di colpevole trascuratezza e di connivenza con i ‘mostri che rubano i bambini’”. Soavi ha parlato di sistema perfettibile, di criticità da risolvere, “ma non è accettabile che tutto il lavoro e le buone prassi vengano spazzati via a colpi di affermazioni generiche, accuse prive di fondamento, strumentalizzazioni politiche. Il nostro auspicio è che la politica invece provveda a un’analisi oggettiva di tutto il sistema e voglia farlo con il pieno e concreto coinvolgimento di tutti i soggetti che compongono il sistema stesso”.