Roma, 6 feb. – Il cyberbullismo “e’ un fenomeno complesso e dilagante, per affrontarlo servono interventi multiformi”. Ne e’ convinto il deputato PD Paolo Siani, in conferenza alla Camera per la presentazione del documento Cismai (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia) sui requisiti minimi degli interventi per la presa in carico delle vittime e degli autori di cyberbullismo. “Sensibilizzazione, raccomandazione, formazione, prevenzione”, queste le parole chiave indicate da Siani.
In audizione in Commissione infanzia “abbiamo ascoltato molte persone- racconta Siani- e abbiamo ricevuto tante proposte”. Tra cui, sportelli pomeridiani di ascolto aperti a scuola e disponibnili anche per i genitori. “Il fenomeno e’ trasversale- ricorda Siani- quindi bisogna fare sensibilizzazione, piu’ se ne parla e meglio e’. Spero che questo documento possa arrivare nelle scuole e nelle famiglie”, ovvero i due luoghi dove e’
consigliabile fare prevenzione. Non meno importante e’ la formazione sul tema che deve coinvolgere gli operatori del settore.
“La violenza via web e’ ormai un problema di salute pubblica, lo dice anche l’Oms- specifica Gloria Soavi, presidente Cismai- a preoccupare ora c’e’ anche l’abbassamento dell’eta’ delle prime violenze che ora arriva tra coetanei gia’ nella scuola elementare”. Elena Ferrara, prima firmataria della legge 71/2017 si dice “disorientata” dal tentativo di mettere mano a quella norma. “In 30 Paesi sono stati auditi sul tema oltre 170mila ragazzi che chiedono leggi e diritti del minore riconoscibili sulle piattaforme internet”. Da Patrizia Prestipino e Rosa Di Giorgi, deputate PD, l’invito a non mollare. “La scuola e’ stimolata da leggi ben fatte, e a quelle reagisce bene”, dice la prima, ex insegnante. Mentre Di Giorgi si appella alla tv.
“Usiamo strumenti semplici e di base, come la televisione, per veicolare anche attraverso la pubblicita’”.