Da adnkronos
In Italia si stima siano 400mila i bambini che assistono a episodi di violenza, ‘spettatorì di tragedie che segnano per sempre la loro vita, come accaduto nei giorni scorsi a Cattolica dove un uomo ha ucciso la moglie a coltellate e poi si è tolto la vita davanti ai suoi figli, due gemellini di tre anni. Ma l’ordinamento giuridico italiano non tutela queste “vittime invisibili” di un fenomeno che “non è ancora considerato come una forma di maltrattamento, non corrisponde una fattispecie specifica e autonoma di reato”, e sul quale “non esistono protocolli specifici a livello nazionale” come denuncia all’Adnkronos Gloria Soavi, presidente del Cismai, Coordinamento italiano servizi contro il maltrattamento e l’abuso all’infanzia.
“Nonostante i casi di violenza assistita dai minori siano purtroppo in costante aumento, e la cronaca ce lo racconta quasi quotidianamente – prosegue Soavi – non c’è ancora la dovuta attenzione ad un problema che non viene considerato nella sua gravità. Un vuoto normativo e ‘culturalè che in Italia viene colmato a livello locale da parte dei servizi sociali e dei centri che si occupano di protezione dell’infanzia, impegnanti a ‘curarè e arginare traumi che segnano profondamente i minori”. Da qui l’appello alle istituzioni a prestare maggiore attenzione al fenomeno, a partire da un monitoraggio e una raccolta dati, e a intervenire anche a livello legislativo con norme ad hoc.