Settembre 2014 – Denuncia dell’Unicef: nel mondo sei bambini su dieci vengono puniti in maniera violenta

Da Il Messaggero: Denuncia dell’UNICEF, nel mondo sei bambini su dieci vengono puniti in maniera violenta, del 4 Settembre 2014

NEW YORK – Nel mondo, sei bambini su dieci ricevono punizioni corporali.
E non stiamo parlando dello sculaccione di una madre esasperata, stiamo parlando di punizioni dolorose, spesso inflitte con il ricorso a strumenti che lasciano ferite e cicatrici. Le Nazioni Unite fanno un calcolo preciso su questo fenomeno: circa un miliardo di bambini riceve scudisciate, o simili punizioni. E i genitori – o i maestri – pensano che sia giustissimo.

La denuncia è una delle tante contenute nel rapporto che l’agenzia dell’Onu per i bambini, l’Unicef, ha appena reso noto. “Hidden in plain sight”, (Nascosta sotto gli occhi di tutti) è la violenza che i bambini e i giovani del nostro pianete soffrono quotidianamente: stupri, omicidi, botte, bullying. Il rapporto è il più grande mai compilato sui dati della violenza sui minori, e ha come scopo di obbligare le nazioni ad affrontare la realtà, “perché solo portando a galla la realtà della violenza sui nostri giovani si può combatterla a ogni livello”.

Bisogna combattere ad esempio il fatto che si tolleri che circa 120 milioni di bambine e ragazze di età inferiore ai 20 anni abbiano “subito un rapporto sessuale forzato o altri atti sessuali imposti con la forza”. Bisogna combattere il fatto che un quinto di tutte le vittime di omicidi sul pianeta abbiano meno di 20 anni, tanto che in alcuni Paesi l’omicidio è la prima causa di decesso fra i giovani: in Venezuela, El Salvador, Brasile, Colombia, per citarne alcuni. E ancora, bisogna dire basta alla nuova dilagante forma di violenza, il bullying, di cui uno studente su tre è regolarmente vittima. E questo fenomeno ha anche l’altro lato della medaglia: un terzo degli studenti ammette di essere colpevole di fare bullying contro i compagni.

L’Unicef ci informa anche che nell’ultimo decennio la violenza contro i minorenni è aumentata. Nel mondo c’è una forma di tolleranza inspiegabile verso i maltrattamenti dei più giovani. Per esempio solo 39 Paesi hanno leggi che vietano punizioni corporali violente. E nel mondo almeno tre adulti su dieci pensano che “le punizioni fisiche siano necessarie per tirare su un bambino nel modo migliore”. Ma le prove dicono il contrario: bambini che abbiano subito percosse da parte di genitori, o da educatori o da altri adulti che dovevano prendersi cura di loro crescono a loro volta violenti. Il circolo vizioso così non si rompe mai. “La violenza contro i bambini – spiega Anthony Lake, presidente dell’Unicef – è così estesa e radicata nelle società, che spesso non è vista, è considerata la norma”. Ad esempio, in numerosi Paesi le giovani che siano state vittime di violenza fisica o sessuale non hanno mai chiesto aiuto, convinte che non fosse un abuso. E tuttavia “gli effetti di queste violenze durano la vita intera”. E la violenza è ereditaria, “e viene passata di generazione in generazione”. L’unico modo per sconfiggerla è di renderla nota, portarla alla luce, e spingere i governi e le famiglie a prevenirla.

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