All’inizio di aprile, a seguito del Decreto legislativo 4 marzo 2014, (che riportiamo in allegato) è entrata in vigore una norma importante che obbliga qualunque datore di lavoro a chiedere il certificato penale del casellario giudiziale per ogni “persona che svolga attività professionali o attività volontarie organizzate che comportino contatti diretti e regolari con minori”, al fine di verificare che non ci siano precedenti condanne per reati di natura sessuale. Il Decreto è un’attuazione della direttiva 2011/93/UE relativa alla lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile.
Il Direttivo Cismai giudica positivamente l’entrata in vigore della norma, che, pur essendo una misura precauzionale e non risolutiva, costituisce tuttavia un segnale chiaro e importante ed uno strumento di controllo rispetto a tutti gli operatori che si occupano di minori.
Auspichiamo tuttavia che venga dato seguito a questa iniziativa con la costituzione della banca dati degli autori di reato introdotta dalla L. 172/2012, l’esistenza di tale banca dati semplificherebbe sensibilmente le procedure burocratiche, infatti sarebbe sufficiente a quel punto un controllo da parte del datore di lavoro per verificare che la persona assunta non sia mai stata iscritta in questo registro.
Il Direttivo Cismai