Secondo quanto riferito dal Journal of the American Medical Association, solo il 2% degli stimoli fiscali, decisi dai paesi ad alto reddito durante la seconda ondata della pandemia, è stato destinato per adottare misure in grado di migliorare la condizione dei bambini.
Eppure è noto quanto grave sia stato l’impatto negativo della pandemia, del distanziamento sociale e dell’isolamento sulle bambine, i bambini e gli adolescenti: sono in aumento disturbi alimentari e del comportamento, insonnia, ansia…Condizioni che si sono aggravate per ogni fascia di età e che sono state particolarmente gravi per i minori in fragilità.
Accogliamo quindi con soddisfazione le misure disposte nel capitolo “Infanzia” del PNRR. Misure già contenute nell’appello che il gruppo inter-parlamentare, costituito e sollecitato dagli onorevoli Siani e Lattanzio, sta sostenendo da mesi con l’obiettivo di considerare la promozione della condizione dell’infanzia e dell’adolescenza del nostro Paese la principale e più fruttuosa risorsa per il futuro dell’Italia.
La seconda indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia, condotta da Cismai e Terre des Hommes sotto l’egida dell’Ufficio Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, rileva che nel 2018 sono 401.766 i bambini e i ragazzi che si trovavano in uno stato di bisogno e per i quali è stato attivato un intervento: un numero già preoccupante, ma destinato a crescere se non si interverrà in modo mirato con politiche idonee, anche alla luce dalle allarmanti conseguenze della Pandemia da Covid-19.