“L’Italia non è un Paese per giovani” ripete ogni giorno una trasmissione radiofonica; soprattutto, non è un Paese per bambini, anche perché di bambini ne nascono sempre meno.
Questo è un segnale molto preoccupante per il nostro Paese e la classe politica, nel suo insieme, che lo stesso establishment culturale, ha relegato in fondo ai problemi e alle soluzioni per l’Italia e, soprattutto, per la tenuta nel prossimo futuro delle risorse per il “welfare”.
Eppure, investire sull’infanzia e sull’adolescenza attraverso politiche per favorire natalità, crescita e sviluppo culturale e scolastico, programmi socio-educativi e assistenziali, politiche ed incentivi per sviluppare la parità di genere, il lavoro femminile restano appelli inascoltati.
In questo contesto a soffrirne di più sono i minori (e le loro famiglie) più fragili e più bisognosi di assistenza e cura, come i disabili, i figli di famiglie vulnerabili e “inesistenti”, come i Minori Stranieri Non Accompagnati, quelli che sperimentano la violenza ed il maltrattamento, per i quali gli interventi nazionali e degli Enti Locali sono molto spesso inadeguati, con un gradiente negativo nel centro – sud del Paese.
Del resto, a conferma di quanto esposto basta richiamare le correnti indagini sia sulla povertà nel nostro Paese e, soprattutto, quella minorile ma anche sull’impatto della pandemia sulla salute mentale dei minorenni e sull’aumento esponenziale dei femminicidi da parte di partner violenti .
Questo quadro non è solo il risultato di una valutazione del CISMAI (un’Associazione ed una Società Scientifica che studia, elabora e diffonda buone prassi da adottare da parte dei Servizi che accolgono e curano i bambini maltrattati ad essi affidati dai Tribunali per i Minorenni), ma anche di tutte le Agenzie internazionali (UNICEF, Save The Children, Terres des Hommes) che nei loro rapporti descrivono una condizione dei bambini e degli adolescenti italiani compromessa su molti versanti.
Del resto, il CISMAI ritiene che sia sufficiente richiamare le analisi e le proposte presenti nei Documenti della Commissione Bicamerale per l’Infanzia e l’Adolescenza le sollecitazioni che la stessa Commissione ha avanzato per il Governo e per tutte le Istituzioni del Paese; ma anche i Piani nazionali dell’Osservatorio nazionale Infanzia e dell’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e pornografia minorile.
Alla vigilia delle elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento e del Governo, questo Coordinamento Nazionale chiede ai Partiti che si presentano per ottenere il consenso elettorale ed il voto dei cittadini (“i bambini, purtroppo, non votano”!) di voler indicare il loro programma politico e di Governo nel merito della problematica generale espressa in premessa e, in particolare, sui seguenti aspetti programmatici.
- Quali interventi ritiene di attuare per adottare una politica “organica e globale” che riporti al centro degli interessi del Paese la promozione dei diritti e dei bisogni dell’infanzia e dell’adolescenza?
- In considerazione dei gravi e diffusi esiti traumatici della violenza sui bambini e gli adolescenti, quali iniziative, dalla prevenzione alla cura , intende adottare ?
- In particolare, la prevenzione del maltrattamento rappresenta la strada maestra per il contrasto alla violenza: quali iniziative intendete adottare?
- Lo stato della giustizia minorile, anche alla luce delle recenti modifiche adottate sulla riforma del “tribunale della famiglia” presenta, anche per gli stessi Presidenti dei Tribunali dei Minorenni, gravi preoccupazioni e rischi di “compromettere” la tutela dei diritti di tutela dei bambini e degli adolescenti: quali interventi ritiene di dover adottare?
- I Centri ed i Servizi ambulatoriali e residenziali per i minori maltrattati, risentono di finanziamenti inadeguati e di una programmazione spesso improvvisata ed insufficiente: ritenete di dover intervenire nel merito ed in quale misura?
- Infine, le norme di tutela giuridica, sanitaria, sociale, educativa ed economica per l’infanzia sono oggi disperse in diversi testi legislativi, anche aspecifici, che rendono confuso e inefficace il quadro delle responsabilità e delle procedure. Per questa ragione, la ridefinizione di un unico testo di legge – quadro nazionale che definisca le responsabilità dei diversi soggetti coinvolti e le misureche devono essere adottate a livello nazionale per assicurare una prospettiva globale di rispetto e di tutela del benessere dei bambini e degli adolescenti e di promozione sociale e relazionale delle famiglie appare non più rinviabile: quali sono i vostri programmi al riguardo ?