1993 – 2023: Il CISMAI COMPIE TRENTA ANNI

Nel marzo del 2023 il CISMAI celebra i trenta anni dalla sua costituzione.

Dobbiamo essere tutti grati e riconoscenti a quei  “visionari” (*)che sono stati capaci di cogliere i bisogni speciali dei bambini e delle bambine maltrattate  e abusate, prima  che  la comunità scientifica  lo riconoscesse, in un’epoca ancora segnata da un sostanziale disinteresse per i diritti dell’infanzia e, soprattutto, dalla sottovalutazione del maltrattamento in tutte le sue espressioni, e  prima che si riconoscesse la necessità di promuovere nuove iniziative e, soprattutto, nuove forme di intervento.

Per riportarci al clima sociale e politico di quegli anni, ricordiamo che fino al 5 settembre 1981 il Codice Penale prevedeva ancora il delitto d’onore e il matrimonio riparatore; solo nel 1996 fu emanata la legge n. 66, “Norme contro la violenza sessuale”,  per cui lo stupro divenne un reato contro la persona e non contro la morale pubblica; solo alla fine degli anni ’90 abbiamo assistito alla promulgazione di leggi e di misure  organizzative per contrastare il maltrattamento all’infanzia e allapromozione  di iniziative e associazioni.

L’approvazione della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo (ONU, NewYork, 1989) aveva stimolato l’attenzione e l’interesse dei tanti professionisti che avvertivano l’esistenza dell’abuso all’infanzia e all’adolescenza e le conseguenze traumatiche di queste violenze.

In particolare, poi, anche grazie al confronto e alle iniziative avviate in altri Paesi, apparve necessario mettere insieme le esperienze dei primi Centri (**) che in Italia avevano attivato iniziative per il contrasto del maltrattamento, per l’approfondimento degli aspetti diagnostici e delle conseguenze dello stesso.

E’ ancora doveroso sottolineare che la nascita del CISMAI precedette il primo Rapporto Mondiale su violenza e salute (2002), che per la prima volta ha riconosciuto la “violenza domestica” come problema di salute pubblica. Del resto, la violenza assistita, come grave espressione di maltrattamento all’infanzia, era già stata presentata e approfondita al Congresso CISMAI di Firenze (2003).

La scelta di costituire un coordinamento si è rivelata vincente e, ancora oggi, il CISMAI vive e si arricchisce della iniziativa dei tanti professionisti e centri pubblici e privati aderenti e favorisce quello scambio fecondo di esperienze, di ricerche, di formazione che costituisce un patrimonio vincente e da coltivare.

Sin dai primi passi, e ancora oggi, l’intervento del CISMAI si è focalizzato sul riconoscimento, sulla prevenzione del maltrattamento, sulla terapia delle vittime e sul recupero delle competenze genitoriali.

A distanza di trenta anni il CISMAI è un punto di riferimento non solo nel nostro Paese e il suo riconoscimento come unico partner italiano dell’ISPCAN (la Società Internazionale per la prevenzione del maltrattamento) ne è la testimonianza.

Nel corso degli anni, il CISMAI ha stretto alleanze con le altre associazioni e organizzazioni che hanno a cuore la difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti e ha sempre cercato il rapporto con le Istituzioni per introdurre misure legislative e programmatiche che favorissero una adeguata conoscenza della violenza agita e stimolassero interventi per la prevenzione e la formazione di tutti i professionisti coinvolti nelle diverse fasi del contrasto del maltrattamento.

In seguito il CISMAI con Terres des Homme e l’Autorità Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza ha promosso nel 2013 e e nel 2015 le uniche  Indagini Nazionali sul Maltrattamento chehanno quantificato l’incidenza del fenomeno e, successivamente, da questeIndagini è stata condotta la valutazione (con l’Università Bocconi) sui costi diretti e indiretti prodotti dal maltrattamento.

L’inserimento del CISMAI nell’elenco delle Societa’ Scientifiche del Ministero della Salute (2017), corona e riconosce l’impegno culturale e professionale svolto e ne accresce la sua responsabilità culturale, professionale e assistenziale.

Il Congresso Nazionale che si terra’ a Roma il 26 e 27 maggio pp.vv. si propone di aggiornare le acquisizioni sulle espressioni della violenza all’infanzia e all’adolescenza conosciute e sulle nuove forme di maltrattamento.

Siamo grati ai “costituenti” del CISMAI per la loro lungimiranza e ci auguriamo di continuare ad essere attenti custodi di un patrimonio di conoscenze e di competenze da utilizzare per la costruzione di un ambiente piu’ sicuro per  bambini bambine e adolescenti e per le loro famiglie.

Concludo questo ricordo richiamando l’augurio del primo Presidente CISMAI, Alessandro Vassalli, ancora attuale, che facciamo nostro e che ci impegneremo a perseguire: “Credo che il CISMAI abbia oggi davanti un compito molto impegnativo e al tempo stesso molto stimolante; un compito che richiede un’analisi accurata del presente, il recupero di una visione d’insieme …  dell’intreccio dei processi in corsoi,  da cui possa prendere forma una proposta generale in grado di generare prassi che preservino, nei complessi mutamenti in corso,  i valori a fondamento della sua nascita” (Vassalli, 2018.)

Il Presidente Giovanni Visci

(*) I fondatori

     A. Vassalli, T.Bertotti, S.Cirillo, L. Gabbana, P. Di Blasio, M. Malacrea (CBM); L. Della Rosa, M.E. Fabiani, B. Bertetti, L. Zanardo (CAF).

(**) I Centri costituenti

CAF (Centro Aiuto alla Famiglia) Milano; CBM (Centro Bambino Maltrattato  Milano; Div. Psichiatria e Psicoterapia Osp. Bambino Gesu’, Roma; Centro per l’eta’ evolutiva e Servizio Blu, Cagliari.

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