Ogni 5 minuti nel mondo una bambina o una ragazza muore a causa di violenze.
E in Italia le cose non vanno meglio: oltre 950 minori hanno subito violenza sessuale.
Più di 2 bambini ogni giorno, in Italia, sono vittime di questo odioso e ripugnante reato.
Sono 5.383 i minori che in Italia nell’ultimo anno hanno subito un reato e di questi il 58% è femmina, percentuale che cresce ogni volta che si tratta di un reato a sfondo sessuale.
La violenza domestica resta la causa più frequente: 1618 vittime di maltrattamento dentro le pareti di casa, il 51% è femmina.
Dinnanzi a questo che non esito definire uno stato di allarmante e grave degenerazione del tessuto connettivo della società, la politica deve individuare al più presto soluzioni concrete. È necessario introdurre in tutto il paese un sistema chiaro di diritti e tutele per prevenire, intercettare e intervenire nelle situazioni di rischio o disagio. E’ urgente una riorganizzazione dei sistemi di coordinamento nazionale e la creazione di un database delle casistiche che consentano l’incrocio dei dati ai fini di una programmazione e pianificazione di politiche fattive e puntuali. Occorre investire su nuove prassi formative dei professionisti che a più livelli si occupano di minori e bisogna arrivare a garantire un monitoraggio costante del fenomeno dell’abuso e del maltrattamento, anche sull’esempio di quanto è stato fatto in altri Paesi Europei che preveda di rimettere al centro la protezione dei minori attraverso l’aggiornamento di tutti gli operatori coinvolti e la garanzia delle cure. Educare e sostenere la parità di genere, in particolare tra gli adolescenti per sconfiggere nuovi e antichi pregiudizi, è un compito al quale non si deve rinunciare mai. Le bambine e le ragazze, assieme a tutti i bambini e ragazzi, custodiscono per noi la possibilità di un futuro migliore. Trascurare questa verità oggi mortifica e spegne le loro vite in modo imperdonabile e ci condanna ad un domani peggiore.
Immagine: Quotidiano del Molise