A cura del Coordinamento del Gruppo CRC
Si è appena chiuso a Ginevra l’80esima sessione del Comitato ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, nel corso del quale l’Italia è stata oggetto di esame sullo stato di attuazione della CRC e dei Protocolli Opzionali A giugno 2018 la task force del Comitato aveva incontrato a porte chiuse le associazioni, tra cui anche una delegazione del Gruppo CRC, per approfondire quanto descritto nel 3° Rapporto Supplementare alle Nazioni Unite clicca qui.
Il Comitato ha poi inviato al Governo italiano una lista di questioni “list of issues” su cui ha chiesto dei chiarimenti scritti (le risposte del Governo sono disponibili a questo link).
Infine il 22 e 23 gennaio una numerosa e rappresentativa delegazione governativa italiana guidata dal sottosegretario agli Esteri Manlio di Stefano, ha incontrato i componenti del Comitato ONU per analizzare nel dettaglio lo stato di attuazione della CRC nel nostro Paese, i progressi compiuti dall’Italia e le criticità ancora da risolvere.
Il Comitato ONU a chiusura del percorso ha quindi pubblicato in data 7 febbraio le proprie Osservazioni conclusive (CRC/C/ITA/CO/5-6) (disponibili a questo link) un ampio documento in cui si esprimono apprezzamenti per i progressi compiuti in termini di tutela dei diritti dell’infanzia, ma si riscontrano anche criticità e conseguentemente vengono avanzate delle raccomandazioni che l’Italia dovrebbe impegnarsi ad attuare nei prossimi anni.
Il Comitato ha accolto favorevolmente l’adozione di alcuni leggi approvate in questi anni, tra cui la Legge 71/2017 sulla prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo e la Legge 47/2017 in materia di protezione dei minori stranieri non accompagnati, nonché il IV Piano nazionale Infanzia. Ma richiama l’attenzione dell’Italia su una serie di temi quali quello delle risorse destinate all’infanzia e adolescenza (para. 8); della non discriminazione (para. 15); dei minori migranti e richiedente asilo (para. 34 e 36).
Rispetto ai principi generale della CRC il Comitato ONU ha colto l’analisi del Gruppo CRC ed ha evidenziato come le forti disparità regionali nell’accesso ai servizi sanitari, scolastici e la multidimensionalità e complessità delle condizioni di povertà siano esse stesse cause di discriminazione (14 (a) e 15 (a).
I temi toccati dalle raccomandazioni riguardano, tra gli altri, le numerose richieste di raccomandazioni evidenziate dal Gruppo CRC nel 3° Rapporto Supplementare sul monitoraggio della CRC come il coordinamento delle politiche, il diritto alla cittadinanza, la violenza a danno di minori -inclusa la violenza domestica-e le punizioni corporali in ambito familiare, minori fuori dalla propria famiglia di origine, minori con disabilità, la qualità e l’accesso al sistema scolastico e ai servizi per la prima infanzia, le vaccinazioni.
Tra le raccomandazioni anche temi di attualità tra cui il Reddito di cittadinanza, la legge 132/2018 (c.d. Decreto Sicurezza) e la tutela dei minori migranti, con indicazioni anche nello specifico delle operazioni di salvataggio nel Mediterraneo.
Di tutto questo l’Italia dovrà rendere conto nel prossimo rapporto alle Nazioni Unite previsto per ottobre 2023.