“Stigmatizzare il sistema dell’accoglienza fuori famiglia di minori fa solo male, sia ai bambini stessi che a chi si deve occupare di loro”. Su questo non ha dubbi Federico Zullo, presidente di Agevolando, l’associazione nata alcuni anni fa da un gruppo di ragazzi che ha vissuto esperienze fuori famiglia, in affido o in comunità e che poi si sono messi insieme per lavorare sul “dopo”, su quando – arrivata la maggiore età – e ci si ritrova spesso soli a doversi costruire un futuro.
In questi giorni tesi, in cui il caso di Bibbiano e l’indagine Angeli e demoni rimane al centro della polemica politica, è fondamentale fare chiarezza, per sgombrare il campo da strumentalizzazioni terribili, imprecisioni e fake news. E Zullo ci tiene a fare il punto sul funzionamento di un sistema, che lui stesso ha sperimentato in prima persona e con cui si confronta quotidianamente da quando è nata l’esperienza di Agevolando.
“Posso dire con convinzione che il settore dei servizi sociali è prezioso, ma purtroppo per certi in Italia sembra in fase di smantellamento, a causa della scarsità di risorse – scandisce il presidente dell’associazione dei care leavers italiani, in rete con quelle internazionali – È sempre più faticoso dare sostegno ai minorenni, alla famiglie coinvolte e a chi opera nell’accoglienza, perché mancano risorse e personale”.
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