Bibbiano, dove sta il bene dei bimbi. Lettera aperta degli operatori dell’infanzia

Il CISMAI condivive questa analisi equilibrata

da La Repubblica

Caro direttore,

Che cosa è successo a Bibbiano e soprattutto che cosa succede in ogni casa famiglia o famiglia affidataria o residenza che sia? In un sistema complesso come quello dell’adozione e dell’affido è naturale che ci siano eccellenze ed  errori. La eccellenza si trova in quei luoghi in cui l’operatore ha diritto ad una costante supervisione e la famiglia è ascoltata costantemente. La mostruosità si trova dove gli operatori agiscono per proprio interesse personale, dove i bambini vengono tolti a genitori che crescono i figli senza essere fonte di pericolo reale per loro.

Dal 2000 il figlicidio ha coinvolto 447 vittime (fonte Eures). 

Ma i dati dell’infanzia sono più rilevanti. Il 3% dei minori di 18 anni  ha un handicap grave. Il 7% dei bambini ha problemi psichiatrici di varia natura. Il 10% dei bambini ha problemi di sviluppo neuropsicologico che si manifestano con disturbi nell’apprendimento e conseguenze nella socializzazione.  Almeno un altro 10% ha problemi sociali.

Un tempo in Italia per loro c’erano Istituzioni totalizzanti con  migliaia di bambini.  A metà degli anni 70 una vera riforma  superò queste istituzioni per ridare alle famiglie il compito educativo che era stato loro tolto. Così siamo arrivati ad oggi con l’integrazione e l’inserimento dei bambini nella scuola di tutti proprio grazie ad affidamento familiare, case famiglia, centri cura. Queste istituzioni oggi seguono regole ben precise dettate dalla legge 149 del 2001. All’articolo 1 la legge afferma: il minore ha il diritto di crescere, essere educato nell’ambito della propria famiglia. 

Prima di allontanare si deve supportare la famiglia;  provvedere  a brevi periodi di affidamento che prevedano il reingresso in famiglia; se non si può, inserire il minore in una comunità familiare; se non si trovano famiglie o comunità disponibili, si deve usare un istituto vicino casa (vietato comunque  per i minori di 6 anni). L’affido può avere durata massima di 24 mesi  ed è prorogabile solo su giudizio del Tribunale dei Minori. Soltanto in caso di non documentata recuperabilità della famiglia e di abbandono del minore, si procede alla adottabilità. La procedura per l’adozione prevede l’obbligo di avvisare la famiglia di origine ed il suo diritto a nominare un difensore di  fiducia e richiedere una consulenza tecnica d’ufficio. Oggi sappiamo che  fuori dalla famiglia di origine vivono 26.420 minori, quasi uno su mille minori (Quaderni della ricerca sociale n.40. A cura del Ministro del lavoro. 2014), di cui 14.020 in affidamento familiare, 12.400  in servizi residenziali. 

Da queste premesse risulta come il problema sia vasto e di sistema. Provvedere ai bisogni di migliaia di minori che si ritrovano a crescere fuori famiglia per almeno un periodo di tempo è cosa molto complessa. Ad occuparsene ci sono gli operatori sociali e sanitari dell’infanzia, dotati di risorse economiche e di personale sempre più ridotto e abbandonati dalla politica che si ricorda di loro solo ad ogni odore di scandalo, pronta a condannare prima che si celebrino i processi e rapida ad assolvere se stessa.  

I professionisti dell’infanzia accolgono di buon grado una commissione di inchiesta che miri ad eliminare mostruosità e promuovere le eccellenze sul campo. Se invece  il compito è  negare il problema dell’infanzia e tornare al medio evo e alle istituzioni totali che il lavoro di tanti anni ha permesso di cancellare; se lo scopo è rinviare una legge per l’infanzia che tuteli i bambini e aiuti le famiglie, che sviluppi seri programmi di prevenzione e di cura anche sul maltrattamento e sull’abuso, che doti  i servizi dissanguati delle risorse necessarie ai bambini; se così fosse allora i professionisti dell’infanzia sono contrari alla solita commissione fatta per affossare i problemi e continueranno a denunciare sui giornali lo stato di abbandono in cui i bambini e la loro cura sono lasciati ogni giorno.   

FIRMATARI 

Paolo Siani, pediatra, parlamentare, Napoli; Mauro Mariotti, neuropsichiatra infantile, direttore scuola psicoterapia Modena-Cesena; Fabio Bassoli, psicoterapeuta, direttore scuola psicoterapia Modena-Cesena; Giancarlo Biasini, Pediatra, già Presidente Assoc. Culturale Pediatri, Cesena Francesco Ciotti, neuropsichiatra infantile, Cesena; Giuseppe Ruggiero, psichiatra, direttore scuola di psicoterapia Napoli, Silvia Mazzoni, psicologa, psicoterapeuta, docente Universitaria Roma, Camillo Loriedo, psichiatra, docente Universitario direttore Istituto di psicoterapia Roma, Andrea Mosconi, psichiatra, Direttore scuola di psicoterapia, Padova; Silvana Quadrino, responsabile progettazione Istituto Change, Milano; Claudia Zilioli consulente tecnico per tribunali, Parma, Massimo Mengozzi, psicologo, direttore associazione per minori, Rimini; Barbara Soncini, pedagogista, consulente tecnico per minori; Elena Quinti, avvocato diritto di famiglia Milano; Simonetta Buontempi, avvocato diritto di famiglia, Modena; Simona Bulgarelli, psicologa Ferrara, consulente per Tribunale; Ciro Ruggerini, Universitario neuropsichiatra infantile, consulente tribunali per minori; Andrea Lazzaretti, educatore minori Modena; Cristiana De Sensi, psicologa Parma, didatta scuola di psicoterapia; Michele Zagni, psicologo, psicoterapeuta, Trento; Maria Grazia Chinato, didatta di psicoterapia, psicologa, scrittrice, Verona;Valentina Lunghi, psicoterapeuta, Rimini, Ilario Mammone, psicologo, presidente società italiana di psicologia e psichiatria Sipsi; Antonella Riccò, psicologa azienda usl Modena servizio di psicologia presso neuropsichiatria infantile di Pavullo; Fiorella Balli, già ordinario di pediatria università studi Modena e Reggio Emilia; Lorenzo Morini, psicologo già direttore servizi sociali, Sassuolo; Ivana Bertoni, già infermiera presso azienda usl Modena; Rosa Bolzon, infermiera e laureata in scienze dell’educazione, coordinatrice? gruppo Ceis, Modena; Erio Biolchini, già educatore coordinatore presso azienda usl di Modena; Sara Greco, psicologa, studentessa psicoterapia Iscra; Sivia Severi, psicologa, psicoterapeuta Docente di psicoterapia; Vittoria Camboni, insegnante, musicoterapista, Ortona a mare; Maritea Burattini, psichiatra già primario presso azienda usl Modena; Agnese Cheli, psicologa e psicoterapeuta responsabile del centro specialistico contro i maltrattamenti per l’infanzia, azienda usl Bologna Il faro; Viarda Pisanu, psicologa psicoterapeuta, Fano; Cinzia Baccaglini, psicologa, psicoterapeuta, Ravenna; Jennifer Chiarolanza, pediatra libera scelta Modena; Ilaria Mariotti, pediatra libera scelta Modena, Nicoletta Gasparini, pediatra di famiglia, Napoli, Renzo Marinello, psicologo coordinatore servizi famiglia, Milano; Morena Peggi, psicologa, psicoterapeuta, Modena; Cinzia Gimelli, direttrice scuola psicoterapia, consulente per tribunali, Reggio Emilia; Monica Zaniboni, psicologa, psicoterapeuta, Modena; Enrico Visani, psichiatra, psicoterapeuta, didatta scuola di psicoterapia, scrittore, Roma; Sara Cesi, neuropsichiatra infantile ausl Modena; Paola Torelli, neonatologa, policlinico Modena; Simonetta Campana, pediatra libera scelta, Reggio Emilia; Stefania Vicini, neuropsichiatra infantile usl Modena; Elena Ferrari, pediatra libera scelta , segretaria FIMP, Reggio Emilia; Giuliana Frigeri, pediatra, già primario Ospedaliero Carpi; Pascarella Carmine, psicologo coordinatore servizi affidi adozioni Reggio Emilia; Verter Pergreffi, psicologo, psicoterapeuta, consulente tribunale minori Milano, Elisabetta Gramazio, educatrice professionale ausl Modena, Marianna Giordano, socia fondatrice orsa maggiore, Napoli; Gianpiero Chimenti, Past President Federazione Italiana medici pediatri, Maria Catellani, pediatra di libera scelta, già segretaria nazionale FIMP, Modena, Pasquale Chianura, Neuropsichiatra Infantile, Psichiatra, direttore scuola Psicoterapia, Bari; Indaco Rosaria, pediatra libera scelta, Castellarano Baiso, Reggio Emilia; Emanuela Ricci,  servizi sociali Unione comuni del Frignano; Elisabetta Compagni, pediatra di libera scelta, Carpi; Davide di Imma psicologo psicoterapeuta, Modena; Chiara Capasso, assistente sociale, Napoli; Serena Giordano, educatrice, Napoli; Cristina Torre, educatrice, Orsa maggiore, Napoli; Antonietta Mellone, assistente sociale, pedagogista, coordinatrice attività socio educative presso l’Orsa Maggiore, Napoli; Filomena Straiano, educatrice professionale, Orsa maggiore, Napoli; Francesca D’Onofrio, sociologa, Orsa Maggiore, Napoli; Angelico Viola, mediatrice familiare, educatrice, Napoli; Rosaria D’Acierno, educatrice, Napoli; Patrizia Frongia, psicologa, psicoterapeuta, presidente società italiana ricerca e terapia sistemica; Angela Sena, psicologa, psicoterapeuta, Cesena; Laura Vitaloni, psicologa, psicoterapeuta, consulente tribunali, Agugliano; Rosemarie Delbert, psicologa psicoterapeuta, Castel del Rio; Marco Sirotti, psicologo, psicoterapeuta, coordinatore CEIS, Modena; Simone Roverelli, psicologo, psicoterapeuta, Rimini; Claudia Sanvito, pediatra di libera scelta, Reggio Emilia; Michela Rebucci, mediatrice familiare, Reggio Emilia; Daniela Avventure, psicologa e psicoterapeuta, Catania; Claudia De Martino, educatrice professionale, Napoli; Nicoletta Gasparini, Pediatra di famiglia, Napoli; Silvia Piccione, assistente sociale, Roma; Alessandra Perrotta, psicologa psicoterapeuta, Fermo; Claudio Mangialavori, pediatra di famiglia, ACP Modena; Giuseppe Masera pediatra, docente universitario, Monza; Luigi Greco, pediatra, docente universitario, Napoli; Lucio Piermarini, pediatra, Perugia;. Annagrazia Giulianelli, Psicologa, Cesena; Giuseppe Cirillo, Pediatra, Napoli;  Antonella Brunelli, pediatra, Dir. attività sociosanitarie Aus Cesena;. Dante Baronciani, pediatra epidemiologo, Torino; Marcello Orzalesi, Comitato bioetica Soc.It. Pediatria, Roma;  Laura Reali, pediatra di famiglia, Roma; Laura Fedeli, Pediatra di famiglia, Cortona; Aldo Ravaglia, Pediatra di famiglia, Torino; Franco Mazzini, Pediatra di famiglia e di Comunità, Cesena; Maurizio Iaia, pediatra di famiglia e di Comunità, Cesena; Roberto Ponti, pediatra di famiglia, Savignano; Chiara di Francesco, pediatra di famiglia, Torino. Laura Olimpi, Pediatra di famiglia, Ascoli Piceno; Federica Zanetto, Pediatra di famiglia, Associazione Culturale Pediatri, Milano; Generoso Andria, pediatra, docente universitario, Napoli; Furio Lambruschi, psicologo e psicoterapeuta, Forlì; Doriana Chiuchiù, psicologa e psicoterapeuta, Gambettola; Orietta Amadori, assistente sociale, Unione Comuni Rubicone Mare;  Esposito Giovanni, sociologo – Responsabile Servizi sociali Unione Comuni Rubicone Mare;  Matteo Gaggi, psicologo – dirigente Servizi Sociali Unione Comuni Valle Savio; Franca Magnani, assistente sociale – Responsabile Servizi sociali Unione Comuni Valle Savio; Luigi Infante – assistente sociale Unione Comuni Valla Savio;  Fabio Cioci – Assistente Sociale Unione Comuni Valle Savio; Francesco Lucchi – Assistente Sociale Unione Comuni Valle Savio; Alessandra Rizzotto – assistente sociale Unione Comuni Valle Savio;  Marco Moretti – assistente sociale Unione Comuni Valle Savio; Gaia Dibartolomeo – assistente sociale Unione Comuni Valle Savio;  Mascia Sbaragli – assistente sociale Unione Comuni Valle Savio;  Irene Giufrè  – assistente sociale Unione Comuni Valle Savio; Giada Santucci – assistente sociale Unione Comuni Valle Savio  

L’articolo de La Repubblica