Mi chiamo Francesco Silenzi, ho 53 anni, sono di Firenze, sono medico chirurgo, specialista in Pediatria. Mia moglie Shirley è psicologa e psicoterapeuta infantile, abbiamo tre figli Federico, Leonardo e Riccardo.
Ho una grande passione, l’Etiopia, da 15 anni prima a titolo personale e poi come presidente e fondatore di una associazione no profit “Engera”assieme ad amici , colleghi, infermieri , ostetriche e volontari effettuiamo missioni più volte all’anno nelle zone rurali dell’altopiano etiope volte alla tutela della salute materno infantile..
Lavoro al Pronto Soccorso ed al Trauma Center pediatrico dell’Ospedale Meyer di Firenze . Dal 2011 faccio parte dell’equipe multidisciplinare contro abuso e maltrattamento del mio Ospedale, Servizio G.A.I.A.
Da sempre ho sentito di dovermi impegnare per la protezione delle fasce più deboli e progressivamente questo è divenuto un campo di interesse, impegno e di approfondimento professionale e personale.
Vi racconto come sono arrivato al CISMAI, per me è stato un vero colpo di fulmine aver assistito a Torino il 12 e 13 Dicembre 2013 agli “Stati generali sul maltrattamento all’infanzia in Italia”, in quella splendida cornice ho potuto per la prima volta ascoltare in maniera adeguata, scientifica, chiara tutti quei temi che a me erano così cari e da lì successivamente la scelta di diventare un socio CISMAI. Negli anni successivi ho avuto il piacere di incontrare Gloria, Monica e più recentemente Rocco nei consessi europei dedicati al maltrattamento ed abuso. I successivi ottimi convegni CISMAI mi hanno definitivamente avvicinato all’Associazione.
La vera forza di Cismai risiede nell’anima multidisciplinare dell’Associazione ed in questi anni di frequentazione del coordinamento regionale Emilia Romagna e Toscana ho potuto apprezzare l’importanza delle contaminazioni tra medici, psicologi, psicoterapeuti, assistenti sociali, pedagogisti ecc ecc e la necessità di trovare un terreno e linguaggio comune nell’interesse dei bambini.
Vorrei potermi impegnare per fornire il mio contributo
Grazie