Modena , 20 novembre 2020 – “Il 20 novembre 1989 fu approvata dalle Nazione Unite la Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e oggi, come ogni anno, celebriamo la Giornata Mondiale dei diritti delle bambine, dei bambini e degli adolescenti. La Convenzione ha rivoluzionato la prospettiva: i minori da oggetto sono da allora soggetto del diritto. Ma il nostro Paese, che ha ratificato la Convenzione nel 1991, ha davvero rivoluzionato il suo punto di vista? I nostri bambini, la loro voce, i loro bisogni, i loro inalienabili diritti che posto hanno nell’agenda della politica?
Cosa è accaduto, e ancora sta accadendo, alla nostra infanzia e agli adolescenti italiani durante la pandemia? La presenza del CISMAI in tutto il Paese ci ha permesso di conoscere in dettaglio le conseguenze dell’epidemia sulle famiglie, sui bambini e sugli adolescenti. E abbiamo anche conosciuto le grandi difficoltà che hanno vissuto e continuano a vivere, soprattutto al sud, i Centri e gli operatori coinvolti, spesso nella disattenzione degli Enti locali di riferimento. La sofferenza, il disagio si sono espressi nella privazione della socialità, dell’educazione, del ricorso alle prestazioni sanitarie e terapeutiche – particolarmente gravi per i disabili – e, soprattutto nell’aumento dell’incidenza dei casi di violenza intrafamiliare, anche con esiti mortali, e sulle violenze a danno dei bambini, soprattutto dei più piccoli, con una sequenza di infanticidi davvero preoccupante. Così come sono fortemente aumentati i casi di abusi online.
L’Italia non si è ancora dotata di una ricerca nazionale sullo stato della sua infanzia nonostante i richiami e le raccomandazioni dell’ONU. L’ultima risale al 2015, a cura di CISMAI e Terre des Hommes. Ne esiste una nuova, sempre realizzata dalle stesse associazioni su incarico dell’Autorità Garante, che da tempo aspetta di essere resa nota. Non solo non conosciamo i numeri, ma nemmeno i fattori di rischio, le tipologie, l’evoluzione nel tempo. E così non potranno essere programmate politiche e attivate azioni di prevenzione che coinvolgano tutte le istituzioni e le professioni coinvolte.
Sono oltre un milione in Italia i bambini in povertà assoluta, ma quanti saranno dopo la grave crisi che la pandemia ha provocato? La povertà rende i bambini e gli adolescenti più fragili: li espone al rischio di abbandono del percorso scolastico, del lavoro nero e dell’adescamento della microcriminalità, della mancanza di cure sanitarie adeguate e di pasti regolari, toglie loro il diritto di accesso a fondamentali opportunità di crescita e sviluppo. Sono anche queste forme di maltrattamento e di incuria di tipo istituzionale.
E’ inoltre urgente conoscere i risultati dei lavori della Commissione parlamentare sull’infanzia e l’adolescenza e i tempi della ripresa dell’attività dell’Osservatorio per la pedofilia e la pedopornografia.
La Giornata dell’Infanzia e dell’Adolescenza sia l’occasione per riprendere a progettare insieme un nuovo futuro per i nostri bambini e per i nostri adolescenti. Un futuro che non potrà essere migliore se non metteremo al centro delle nostre azioni il loro interesse, superiore a qualsiasi altra considerazione, così come ci impone la Convenzione di New York che rappresenta uno dei momenti più alti nella storia della cultura dei diritti dei minori, una cultura che non è cresciuta coerentemente e non si è diffusa in modo omogeneo nella società.”
Giovanni Visci, Presidente CISMAI