ISOLAMENTO DA CORONAVIRUS, VIOLENZA DOMESTICA E VIOLENZA ASSISTITA: COSA C’È DA SAPERE

Da Save The Children

L’isolamento, la convivenza forzata e l’instabilità socio-economica in questo periodo di emergenza coronavirus, possono comportare per le donne e i loro figli e figlie il rischio di una maggior esposizione alla violenza domestica e assistita. I momenti in cui si registra un aumento degli episodi di violenza sono infatti proprio le vacanze estive e le festività, i periodi, cioè, in cui la convivenza si fa più stretta.

Le restrizioni in corso, implicando una prolungata condivisione degli spazi con il maltrattante, rischiano di determinare non solo un aumento del numero stesso di episodi di violenza, ma anche un loro aggravamento, come già riportato da alcune ONG cinesi specializzate sul tema.

Bambini e bambine, quindi, saranno più frequentemente testimoni diretti della violenza sulla propria madre, del rumore delle percosse e degli oggetti rotti, delle grida, delle minacce e degli insulti. Saranno ancora più esposti a tristezza, angoscia, paura, disperazione (proprie e della loro mamma), potranno provare senso d’impotenza per l’incapacità nel fermare la violenza e senso di colpa per non essere stati in grado di contrastarla, con conseguenti danni sul piano emotivo, cognitivo, comportamentale. (Per approfondire il tema della violenza assistita leggi il nostro dossier “Abbattiamo il muro del silenzio“).

Vivere in un contesto di violenza domestica mina profondamente il bisogno di sicurezza di bambini e bambine, alterando il loro benessere e compromettendo il loro sviluppo sotto diversi punti di vista.

 

Continua a leggere sul sito di  SAVE THE CHILDREN

Ultimi articoli

Presentata la III Indagine Nazionale sul maltrattamento di bambini e adolescenti: dati, analisi e responsabilità

E’ stata presentata l’11 giugno nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio la  𝐈𝐈𝐈 𝐈𝐧𝐝𝐚𝐠𝐢𝐧𝐞 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐬𝐮𝐥 𝐦𝐚𝐥𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐢 𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐝𝐨𝐥𝐞𝐬𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚