LA MATERNITA’ SURROGATA E I DIRITTI DELL’INFANZIA

Abbiamo assistito nelle scorse settimane ad uno scontro politico sul diritto di bambine e bambini nati da coppie omogenitoriali ad essere registrati alla anagrafe dei Comuni utilizzando il “certificato europeo di filiazione”.

Il confronto si è sviluppato su una serie di aspetti come la omogenitorialità, l’utero in affetto, la condizione dei figli che vivono all’interno di una famiglia omogenitoriale. Non è stato però considerato l’aspetto principale del contendere che è quello dell’affermazione dell’interesse superiore di bambine e bambini

Il confronto – più propriamente, lo scontro – è arrivato al punto di affermare che “la maternità surrogata” è un reato più grave della pedofilia”.

Non è la prima volta che assistiamo a contrapposizioni che si sviluppano a scapito delle condizioni reali di vita dei minori e del rispetto dei loro diritti e benessere.

In questa vicenda, il CISMAI, che dalla sua costituzione ha posto il riconoscimento dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza come stella polare della sua ragion d’essere, ricorda a tutte le parti che il Parlamento Italiano, con la Legge n. 167 del 27 maggio 1991 ha ratificato la sua adesione alla Dichiarazione Universale dei Diritti del fanciullo approvata dall’Assemblea dell’ONU nel 1989 che, afferma:

  • Art. 3: In tutte le decisioni relative ai fanciulli di competenza sia delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative, degli organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente.
  • Art. 7: Il fanciullo è registrato immediatamente al momento della sua nascita e da allora ha diritto ad un nome, ad acquisire una cittadinanza e, nella misura possibile, a conoscere i suoi genitori e ad  essere allevato da essi ….. in particolare, nei casi in cui ciò non fosse fatto, il fanciullo verrebbe a trovarsi apolide.”

Coerentemente, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, nell’Audizione alla Commissione Politiche UE del Senato del 7/3/2023 sul tema del riconoscimento del “certificato europeo di filiazione per la tutela dei diritti dei minorenni”, ha dichiarato :

    “deve essere garantita la condizione dei diritti dei minorenni ad avere una famiglia, una identità e a non essere discriminati per le condizioni dei genitori e per la loro nascita.”

A fronte delle norme sopra richiamate e debitamente approvate dal Parlamento Italiano, ci aspettiamo che prevalga il rispetto dei diritti dell’infanzia e delle Leggi che li tutelano.

Rispetto al paragone tra maternità surrogata e pedofilia, invitiamo l’on. Mollicone (FdI) a non creare confusione tra maternità surrogata e diritti dei figli delle coppie omogenitoriali, ad approfondire le sofferenze delle vittime di abuso sessuale che provocano danni e cicatrici che si protraggono per l’intera vita.

Giovanni Visci

Presidente CISMAI

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