La violenza assistita tra percezione e realtà

Il Coordinamento Italiano Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia lancia la campagna di sensibilizzazione sociale

“MAI   PIU’   INVISIBILI”

Infatti, già nel 2005 il CISMAI, sulla scorta del lavoro sul campo dei professionisti e dei Centri associati, aveva elaborato le prime Linee Guida per gli operatori riassunte nel “Documento sui requisiti minimi degli interventi a favore delle vittime di violenza assistita sulle madri”, necessariamente aggiornate nel 2017 in considerazione del fatto che  il “trauma connesso alla violenza assistita – si legge nel nuovo documento – è ancora minimizzato e sottovalutato nelle sue conseguenze, spesso gli operatori stessi faticano a riconoscerlo, ad individuarlo precocemente e ad intervenire efficacemente”.  

Una minimizzazione che investe tutta la società, oltre che gli addetti ai lavori, a fronte di numerosi e consolidati studi, anche di rilievo internazionale, e della stessa esperienza trentennale del CISMAI, che testimoniano quanto, invece, la violenza assistita produca danni nel breve e nel lungo periodo nei bambini costretti a farne esperienza se non tempestivamente curati.

D’altronde, i risultati della “II Indagine sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia” (2021) condotta su commissione dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza dallo stesso CISMAI insieme con Terre des Hommes Italia, ad oggi l’unica aggiornata sul tema, non lasciano spazio alle interpretazioni: i bambini e i ragazzi presi in carico dai servizi sociali sono 401.766 di cui 77.493 vittime di maltrattamento. Di questi il 32,4% è vittima di violenza assistita. Un numero drammatico.

“Nonostante si siano fatti passi in avanti sul tema della violenza assistita – dichiara Marianna Giordano, presidente del CISMAI – il fenomeno è ancora fortemente sottovalutato, e per questo poco riconosciuto, perché nell’immaginario collettivo il bambino, non essendo direttamente colpito dalla violenza del padre, non è una vittima”.

“Ancora oggi – continua la Presidente – sento pronunciare troppo spesso la frase: “picchia solo la moglie, i bambini non li ha mai toccati”, luogo comune che orienta le scelte di tutela nei confronti di questi bambini e bambine parimenti maltrattati ma senza lividi in superficie”.

“Per questo motivo – conclude – abbiamo voluto metterci ancora una volta dalla parte dei bambini, delle bambine e degli adolescenti attraverso la realizzazione della campagna di sensibilizzazione “Mai più invisibili”, uno spot dove a parlare sono proprio loro quasi sempre non visti e non riconosciuti come persone sofferenti”.

La campagna di sensibilizzazione “MAI PIU’ INVISIBILI”

Lo spot è stato realizzato dalla giornalista e assistente sociale Ornella Esposito, già socia del CISMAI, sotto la supervisione tecnica di Laura Laportella esperta di social media e comunicazione digitale, come tesi finale del master di I livello in “Comunicazione Sociale” promosso dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, e si sofferma sull’aspetto più dannoso del fenomeno della violenza assistita: la sua minimizzazione con la ’logica’ conseguenza della non visibilità/riconoscibilità dei bambini e degli adolescenti come vittime. 

La particolarità della campagna è quella di assumere il punto di vista dei bambini e degli adolescenti – gli invisibili – dando direttamente loro la voce per raccontare quanto sono costretti ad assistere. Lo stile è semplice e asciutto, non si è ricorso ad immagini/volti tristi o provati, né a frasi connotate da particolare drammaticità, pur se forti ed esplicite. A dare robustezza al messaggio bastano i soli volti dei bambini e una loro semplice frase che traccia alla perfezione la realtà in cui vivono.

L’ambientazione richiama volutamente la vita quotidiana dei bambini per rinforzare il messaggio che la violenza assistita non è un evento eccezionale, ma si consuma nella quotidianità, soprattutto nell’ambiente domestico, in quello che nell’immaginario collettivo è il luogo di protezione di un minore. I bambini protagonisti della campagna, Nicolò Garofalo, Alice Garofalo, Simone Bittolo, non sono attori amatoriali, né professionisti, tranne che per l’adolescente Silvio Minichiello (nel cast del film Nata per te di Fabio Mollo). Tale scelta è motivata dal voler dare maggior spontaneità e credibilità possibile al messaggio. Dal voler rendere più autentiche le testimonianze.

Alla realizzazione dello spot, oltre ai piccoli ‘attori’, hanno contribuito gratuitamente anche: Luigi Scialdone (candidato David di Donatello 2018) per la musica originale, Italo Scialdone, sceneggiatore, montatore, modellatore in 3D, per l’assistenza al montaggio e la color correction, Gabriella Striani, attrice, per il voiceover. 

BREVE BIOGRAFIA DEL CISMAI

Il Coordinamento Italiano Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia (CISMAI) nasce nel 1993 su iniziativa di alcuni Centri attivi in Itali nell’ambito della tutela e cura dei minorenni vittime d violenza.

L’Associazione raccoglie oggi 86 Centri e Servizi del pubblico e del privato sociale e 97 soci e socie individuali, presenti su tutto il territorio nazionale. Costituisce un unicum in Italia per le sue caratteristiche di pluridisciplinarietà e di riflessione teorica, che partono dall’esperienza diretta dei professionisti sul campo.  Nei trent’anni di attività il CISMAI ha contribuito significativamente al riconoscimento e allo studio delle forme più gravi e traumatizzanti di violenza a lungo negate, quali abusi sessuali, trascuratezze croniche, violenza assistita, abusi perpetrati attraverso la rete. Ha lavorato, inoltre, per rafforzare a livello culturale e sociale la consapevolezza della gravità dei danni derivanti dalle diverse forme di maltrattamento all’infanzia e della necessità di intervenire in modo adeguato e competente. 

Nel 2017 è stato riconosciuto dal Ministero della Salute quale Società Scientifica. A seguito di tale riconoscimento, il CISMAI ha costituito il Comitato Scientifico con il compito di indirizzare l’attività delle Commissioni e dei Gruppi di lavoro e di verificare la qualità della elaborazione scientifica, alla luce della letteratura nazionale e internazionale e nel rispetto delle sue specifiche finalità.

Da più di 15 anni è country partner dell’ISPCAN, Società Internazionale per la prevenzione dell’abuso e del maltrattamento infantile.

Ufficio stampa CISMAI – Ornella Esposito

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