Mozione conclusiva IX Congresso  Nazionale CISMAI

Il congresso Cismai constata ancora una volta quanto il cammino per affermare i diritti delle bambine e dei bambini e dei cittadini ad essere protetti e curati rispetto ad ogni forma di maltrattamento subito durante l’infanzia, siano lastricati di difficoltà, complessità e battute di arresto.

Ribadiamo, tra le numerose e interconnesse necessità, alcune azioni e direzioni di orientamento di cui sentiamo urgente, necessaria e tempestiva la realizzazione, anche in linea con quanto emerso nelle Indagini Nazionali sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia, promosse dall’ AGIA e curata da Cismai e Terre Des Hommes (2015, 2021).

  1. Attivare un sistema informativo di rilevazione e sorveglianza nazionale permanente di raccolta dati sul maltrattamento secondo le indicazioni del Comitato ONU di vigilanza sulla convenzione di New York. Si auspica che tale sistema si fondi su una metodologia scientificamente valida, rispondente a principi di sorveglianza epidemiologica condivisi a livello internazionale.
  2. Promuovere indagini specifiche e banche dati nazionali sulla violenza ai danni dei minorenni, per la ricerca e lo studio delle cause, dell’eziologia, delle caratteristiche, dei fattori di rischio e di protezione, degli esiti e dei costi degli interventi.
  3. Individuare le più funzionali modalità di presa in carico e cura, alla luce della rilevazione di tali dati.
  4. Comprendere i reali bisogni di salute e assistenza dei soggetti coinvolti in esperienze di maltrattamento e in derive delle stesse, valutando l’efficacia di un sistema preventivo di intervento, anche in termini di contenimento della spesa del sistema dei servizi a causa di una presa in carico tardiva e/o cronica.
  5. Non disperdere il patrimonio di conoscenze e di capacità di pronta risposta dei giudici onorari dei tribunali per i minorenni, facendo in modo che negli istituendi tribunali per la famiglia gli interventi delle varie autorità giudiziarie trovino concreta integrazione 
  6. Sviluppare nuove sensibilità verso le forme di maltrattamento istituzionale, tra cui  danni da violenza domestica e violenza assistita, promuovendo interventi più efficaci e tempestivi in termini di prevenzione, protezione e riparazione.
  7. Riconoscere gli aiuti alle famiglie maltrattanti come fattore di protezione della vita psichica  e dei diritti delle bambine e dei bambini.
  8. Prendersi cura degli operatori dei servizi dedicati alla tutela dell’infanzia violata, riconoscendo l’importanza della traumatizzazione secondaria e del burn-out. fornire strumenti per affrontare le complessità del lavoro quotidiano, attraverso la formazione e la supervisione, da rendere obbligatorie per le equipe di lavoro.
  1. Promuovere la modernizzazione delle modalità di aggiornamento dei professionisti, in linea con gli studi internazionali;  valorizzare forme di apprendimento innovative, sperimentali e multiprofessionali.
  2. Favorire e incentivare programmi a livello nazionale di prevenzione e diffusione di una cultura dell’infanzia e dell’adolescenza, a partire dalle nuove generazioni:  promuovendo comportamenti sicuri positivi e responsabili nel mondo virtuale, contrastando i comportamenti a rischio e fornendo ai giovani strumenti per poter riconoscere i pericoli e chiedere aiuto al mondo adulto.