“Presadiretta”, un’occasione persa. L’opinione del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali

La puntata “Famiglie abbandonate” di Presadiretta, Rai Tre, andata in onda domenica scorsa, è stata un’occasione persa, sprecata. Spiace dirlo.
E sì che gli autori erano stati avvertiti. “Badate – gli era stato detto da più parti – non fatevi ingannare. Mai si allontana un minorenne a motivo della povertà del proprio contesto familiare: lo si fa solo dopo aver messo in atto interventi educativi e sociali per evitare di giungere a questo provvedimento”.
Molto spesso, invece, i protagonisti delle vicende si convincono che ciò avvenga solo a causa della loro condizione economica disagiata. Che da sola non è mai causa di allontanamento. Essi, poi, non riescono a percepire l’importanza di tutti glialtri elementi tenuti in conto dal Tribunale per i Minorenni: trascuratezza e incuria; maltrattamenti gravi e abusi; patologie dei genitori e dipendenze; inadeguatezza o assenza di altre persone della famiglia allargata in grado di svolgere adeguatamente le veci dei genitori.
E purtroppo le narrazioni delle diverse situazioni presentate in “Famiglie abbandonate” hanno proposto un solo punto di vista, limitato, ad escludendum, spesso – spiace dirlo – lontano dalla realtà.
Ecco l’occasione persa, sprecata: non aver saputo (o voluto) dare spazio anche a quegli altri aspetti, a quelle altre motivazioni, a quei veri e reali motivi che inducono – esclusivamente per il bene del minore – alla decisione, sempre dolorosa, dell’allontanamento.
C’è, infine, un altro punto che val la pena segnalare. Ed è la tabella che – nella storia di copertina di “Famiglie abbandonate” – avrebbe dovuto rappresentare la prova regina della tesi che sottende l’intera trasmissione.
Secondo i numeri citati – dei quali non viene rivelata la fonte e che sono stati intravisti per pochi istanti su un foglio leggibile solo con un fermo immagine – i casi di allontanamento per problemi abitativi delle famiglie sarebbero il 20% del totale, quelli per problemi economici il 26%, quelli per problemi lavorativi dei genitori il 16%. Tutto vero dunque, secondo quella tabella: la tesi della puntata regge, ti tolgono i figli se sei povero.
Peccato, però, che quei numeri siano quelli relativi ai “motivi secondari” di allontanamento. Nella tabella relativa ai “motivi principali” essi praticamente si azzerano e sono a corollario di problematiche gravi e gravissime: quelli per problemi abitativi sono in realtà il 2% del totale, per motivi economici il 3%, per quelli lavorativi l’1%.
Mentre è l’inadeguatezza genitoriale a rappresentare il 37% dei casi di allontanamento come motivo principale e il 27% come motivo secondario.
Ecco, una semplice, veritiera e corretta lettura di una banale tabella avrebbe impresso a “Famiglie abbandonate” tutt’un altro sapore e non staremmo ora qui a rammaricarcene.
E non avremmo tutti, ora, un grande amaro in bocca.

La Presidente,
Silvana Mordeglia