Rassegna stampa IX CONGRESSO NAZIONALE CISMAI

Cismai, autonomia renderebbe diseguale salute e istruzione. Durante la pandemia aumentato il rischio per minori con disagio
(ANSA) – ROMA, 26 MAG – “Durante la pandemia è aumentato il rischio di maltrattamento per i bambini con ‘bisogni speciali’. I minori in povertà assoluta sono più che triplicati in quindici anni passando dal 3,9 % del 2005 al 13,5 % del 2020. Quando leggiamo questi dati e riflettiamo sulle iniziative che andrebbero assunte a livello nazionale e locale consideriamo con grande disagio le proposte di legge per accrescere l’autonomia differenziata che finirebbe per rendere ancora più diseguale il nostro Paese a cominciare dalla fruizione del diritto alla salute e all’istruzione”. Lo ha detto Giovanni Visci, presidente del Cismai, al congresso nazionale ‘Avrò cura di te. Storie e percorsi a tutele delle infanzie maltrattate’. Visci ha parlato inoltre della violenza online, dal cyberbullismo alla pedopornografia, dei minori stranieri non accompagnati e dei rischi e dei pericoli cui vanno spesso incontro, dei minori Lgbt. (ANSA).


Garante Infanzia, manca banca dati sui maltrattamenti. ‘Per conoscere un fenomeno bisogna avere la sua fotografia’
(ANSA) – ROMA, 26 MAG – “Non ci possono essere diritti se non si ha cura di quelle persone per cui quei diritto sono titolari. Il concetto di violenza per esempio ha avuto delle evoluzioni nel tempo: pensiamo alla violenza assistita, il minore che assiste alla violenza è esso stesso vittima di violenza. L’abuso dei mezzi di correzione oggi è sanzionato. Ma per conoscere un fenomeno bisogna avere la fotografia di quel fenomeno. Secondo l’Onu l’Italia non si è ancora munita di una banca dati sul maltrattamento dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia, cosa che è fondamentale per il contrasto a questo fenomeno. Esiste una banca dati sulla pedofilia ma molto ancora deve essere fatto”. Lo ha detto Carla Garlatti, presidente dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, al congresso nazionale ‘Avrò cura di te. Storie e percorsi a tutele delle infanzie maltrattate’. “Voglio parlare anche della prevenzione – ha aggiunto – che è fondamentale. L’Oms ha detto che si investe poco in questo campo perché chi investe vuole avere dei risultati subito, ma i tempi sono più lunghi però garantiscono risultati più duraturi”. (ANSA).


Pedofilia online, psicologa Polizia: 4618 casi trattati nel 2022
(ANSA) – ROMA, 26 MAG – “Il boom della diffusione degli smartphone e la diffusione dei social hanno prodotto effetti importanti sulla casistica affrontata in tema di repressione della violenza sui minori. Quando parliamo di pedofilia on-line ci riferiamo ad un fenomeno che è nato quasi contestualmente all’avvento della rete internet. Sono 4618 i casi trattati dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedofilia Online nel 2022 e relativi ad adescamento, pedopornografia e altri reati correlati all’abuso sessuale tecnomediato di minorenni; 430 invece i casi di adescamento online di cui ben 264 in danno di piccole vittime di età inferiore ai 13 anni”. Lo ha detto la psicologa della Polizia di Stato Cristina Bonucchi al congresso nazionale ‘Avrò cura di te’ promosso dal Cismai. “Un’emergenza più recente è quella della sextortion, che investe centinaia di adolescenti, soprattutto maschi tra i 15 e i 17 anni, trasformando l’esplorazione sessuale in un incubo fatto di ricatti e somme di denaro estorte sotto minaccia – ha aggiunto – la Polizia Postale infatti ha recentemente identificato decine di vittime minorenni, agganciate sui social da profili di apparenti coetanee di bella presenza, che inducevano i ragazzi a compiere azioni sessuali in webcam, fotografandosi nudi, per poi minacciare di diffondere tale materiale. Nel 2022 sono stati denunciati solo 132 casi ma il numero oscuro è più alto. Negli ultimi anni poi ha cominciato a diventare significativo un nuovo modo di fare e subire violenza in rete: il cyberbullismo, sono stati 326 i casi denunciati nel 2022. Sono presenti inoltre rete spazi e gruppi social sull’autolesionismo e il suicidio e le social challenge, sfide e prove di coraggio, stupri virtuali e il revenge porn”. (ANSA).


4 giugno 2023 – Avvenire