Si è tenuta il 5 luglio a Roma presso la sede della garante dell’infanzia la presentazione del testo ‘Comunicare in comunità per minori’ di P. Bastionani, M Ciriello e A. M. Fucili. Un volume scritto a più mani, risultato di un anno di lavoro tra professionisti con varie competenze su una piattaforma on line gestita dal Master di ‘tutela, diritti e protezione dei minori’
La introduzione a cura della garante nazionale Albano e dai garanti regionali del Lazio (Marzetti) e del Friuli (Barres) che hanno raccontato delle esperienze di comunità sul loro territorio. La Albano ha a cuore la problematica delle comunità e del lavoro di cura per gli accolti e sottolinea l’importanza assoluta di lavorare in un sistema di rete, perché le comunità ‘non possono essere sole’. Un esempio di integrazione nel lavoro è il lavoro sulle ‘linee guida ed l’inserimento a scuola dei bambini in comunità ‘ in atto.
La dott.sa Bartolomei, rappresentante del cnoas, sottolinea il fondamentale compito della COMUNICAZIONE , comunicare vuol dire accogliere, e farlo prevede un assetto maturo e competente.
La prof. Bastianoni presenta il modello formativo utilizzato che è basato sull’intervento relazionale. Guardando la realtà, mettendo insieme risorse in un contesto sistemico / ecologico.
A questo approccio è stato aggiunto il setting interno degli adulti che vivono con i bambini, da mettere in discussione e da usare per la riflessione. Il percorso ha utilizzato metodo e Learning e confronti in presenza. A partire dalle best performance è stato possibile creare luoghi di riflessione supervisione e formazione.
Interviene G. Fulvi (CNCM) che introduce il concetto centrale del testo ‘la relazione’ per prendersi cura e mette in evidenza la complessità del lavoro in comunità che spesso sono poco riconosciute nel loro ruolo in un sistema che spesso non c’è.
Prende la parola la dot.ssa Dina Galli che presenta il libro attraverso alcune note sul contenuto del testo e da alcune domande agli autori del libro.
A partire dalle storie narrate ci si interroga sulla reali capacità di ascoltare i bambini/adolescenti, sui tempi del processo di accoglienza e sulla Rabbia’ quale emozione prevalente in questo contesto.
Interviene la dottoressa Cirielli presenta uno degli strumenti descritti nel resto ‘la scheda informatizzata per la realizzazione del progetto educativo individializzato’
A seguire gli interventi del dott. Rosetti, della dott.sa Emiliani e Procentese. Il primo fa riferimento al gl ruolo del TM e Procura e della urgente necessità di confronto per l’emissione di provvedimenti appropriati ad ogni accolto. La Emiliani mette in rilievo l’importanza della teoria e il ruolo delle ricerche come radici sulle quali poter gestire gli interventi; è importante SAPERE per operare su campo.
Conclude Procentese che rappresenta il Cismai nazionale, valorizza l’impostazione del libro che inserisce in un quadro teorico storie vissute e riflessioni. Nel documento cismai di ‘ requisiti di qualità dei centri residenziali…’ c’è un esplicito riferimento alla formazione degli operatori che deve essere permanente e deve puntare anche allo sviluppo di competenze relazionali ed emotive. La comunicazione e la relazione sono i canali preferenziali del lavoro educativo e gli educatori devono avere competenze specifiche avendo in punto di vista privilegiato. Procentese chiude il pomeriggio complimentandosi anche per la generosità della condivisione degli strumenti descritti nel libro da usare nel lavoro di relazione con i bambini
Condividere è ricchezza! E condivide un cortometraggio molto suggestivo.