Spadafora: “Troppa incompetenza istituzionale. Non è solo colpa della crisi”

“Non vorrei fare della facile ironia sul termine ‘abuso’, ma direi che si sta abusando fin troppo della pazienza degli operatori che lavorano nel sociale, costringendoli a sostituirsi alle carenze dello Stato”, con queste parole l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Vincenzo Spadafora ha iniziato il suo intervento in occasione degli Stati generali sul Mal-trattamento dell’infanzia organizzati dal Cismai, (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia), appuntamento finalizzato a fare il punto, con le realtà italiane che si occupano di minori, della situazione a livello di tutela e maltrattamento della fascia più debole della popolazione.

Stati generali sul Mal-trattamento dell’infanzia in Italia

“Proteggere i bambini nell’Italia che cambia”

Torino, 12-13 dicembre 2013

L’AUTORITA’ GARANTE PR L’INFANZIA VINCENZO SPADAFORA:

“TROPPA INCOMPETENZA ISTITUZIONALE. NON E’ SOLO COLPA

DELLA CRISI, MANCA LA VOLONTA’ DI INVESTIRE”

“Non vorrei fare della facile ironia sul termine ‘abuso’, ma direi che si sta abusando fin troppo della pazienza degli operatori che lavorano nel sociale, costringendoli a sostituirsi alle carenze dello Stato”, con queste parole l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Vincenzo Spadafora ha iniziato il suo intervento in occasione degli Stati generali sul Mal-trattamento dell’infanzia organizzati dal Cismai, (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia), appuntamento finalizzato a fare il punto, con le realtà italiane che si occupano di minori, della situazione a livello di tutela e maltrattamento della fascia più debole della popolazione.

L’appuntamento ha raccolto oltre 700 partecipanti, i rappresentanti di tutte le principali organizzazioni a tutela dell’infanzia e i massimi esperti mondiali sul tema dell’abuso e dei maltrattamenti, tra cui ovviamente anche l’Autorità Garante del settore. “Io mi rendo conto che spesso mi ritrovo a parlare di infanzia con interlocutori che non sono affatto competenti in materia – ha detto dal palco dell’Auditorium Lingotto di Torino – Si addebita alla crisi la mancanza di investimenti nel settore infanzia, ma la verità è che l’interesse per questo settore così delicato e importante non c’è mai stato, neanche quando c’erano le possibilità economiche per investire”.

Le risorse da destinare a progetti di prevenzione e cura del maltrattamento all’infanzia sono poche, ma quelle poche che ci sono, ha precisato il Garante, vengono spese male: “L’altro giorno ero in taxi e ho sentito alla radio il discorso di Letta per la fiducia alla Camera. Se fossi stato un marziano proveniente da un altro pianeta avrei detto: ‘Ma che magnifico posto, l’Italia!’…Il premier ha parlato dell’importanza del sostegno al sociale, della necessità di investire sulla scuola, sui servizi, sull’infanzia. Peccato che la legge di stabilità appena approvata contenga una normativa che sembra contrastare quanto enunciato. E’ evidente quindi l’incoerenza delle istituzioni rispetto alle politiche da adottare nel sociale: quello che viene approvato in sede normativa non rispecchia le dichiarazioni di principio”.

Un tema che, secondo il Garante, non è più rinviabile è quello della giustizia minorile, ampiamente affrontato dal Cismai nel corso di queste due giornate di approfondimento, con vari interventi di psicologi e rappresentanti della magistratura. “La speculazione sul tema della giustizia minorile, purtroppo, in questo Paese è fortissima. E i primi responsabili sono i media: certi giornali, certi programmi televisivi, mentre noi stiamo qui a parlare di prevenzione, affrontano il tema delle giovani escort dei Parioli con una superficialità che danneggia i minori e tutta la popolazione italiana. Purtroppo, mentre rispetto alla tv di Stato io ho un potere di controllo, così non è con le tv private, rispetto alle quali posso solo esprimere un parere”.

Altro tema affrontato da Spadafora è stato quello del presunto “business delle comunità” per l’accoglienza dei minori: “Ma quale business? Io ho conosciuto comunità che stanno chiudendo. Per evitare che passino messaggi come questo, completamente sbagliati, è dunque necessario tenere alta la soglia della tensione. Senza dimenticare il tema della povertà, che nei prossimi anni diventerà sempre più centrale, vista la situazione economica, e che rappresenta il cardine da cui partono tutte le principali discriminazioni tra la popolazione, minori compresi. Nel mondo sono milioni i bambini che vivono sotto la soglia della povertà: è un dato che non possiamo certo ignorare”.

E’ per tutte queste ragioni che Spadafora, prendendo spunto dall’anniversario dei 50 anni del celebre discorso “I have a dream” di Martin Luther King, ha avviato un progetto per chiedere ai ragazzi di esprimere a parole i propri sogni: “Dalle loro risposte è emerso un quadro sconcertante: i ragazzi sognano di trovare un lavoro, di avere una scuola che non cada a pezzi.

Sognano cose che in un Paese civile dovrebbero essere all’ordine del giorno. E’ da qui che dobbiamo ripartire, da questa presa di coscienza. I bambini e gli adolescenti meritano di più. E come loro anche l’Italia”.