Tribunale per la Famiglia – Mozione Unione Nazionale Camere Minorili – approvata dal congresso OUA – Venezia

Si è concluso a Venezia il XXXII° congresso Nazionale dell’Avvocatura. Pubblichiamo la mozione presentata dalla Unione Nazionale Camere Minorili a sostegno del Tribunale per la Famiglia che è stata approvata a maggioranza con 145 voti a favore:

XXXII CONGRESSO NAZIONALE FORENSE
MOZIONE PER L’ISTITUZIONE DI UN NUOVO TRIBUNALE PER LA FAMIGLIA
PREMESSO
– che in Italia esiste una frammentazione delle competenze in materia di famiglia, persona e
minorile che impedisce una autentica ed efficace tutela del soggetto debole;
– che la frammentazione riguarda non solo la competenza che attualmente è divisa tra Tribunale Ordinario, Giudice Tutelare, Tribunale per i Minorenni, ma anche i riti attraverso i quali il cittadino chiede giustizia;
– che alla luce delle indicazioni delle “Linee Guida del Consiglio d’Europa del 17. novembre 2010, per una giustizia a misura di minore” si rende necessario adattare il nostro sistema giudiziario al fine di garantire l’effettiva tutela dei diritti dei minori;
– che il principio di effettività della tutela dei minorenni può essere garantito soltanto attraverso la creazione di un sistema giudiziario che tenga in debita considerazione i diritti dei minori e la complessità del sistema di relazione e interventi posti a tutela della persona minorenne;
– che come auspicato dalle dette linee guida, nonché dalle diverse raccomandazioni del Comitato dei ministri agli Stati membri nel campo dei diritti dei minori, occorre costituire dei Tribunali specializzati ed avere un approccio multidisciplinare;
CONSIDERATO
– che si ritiene dunque fondamentale accorpare avanti allo stesso Tribunale tutti i procedimenti riguardanti la famiglia, le persone ed i minori sia relativi ai procedimenti civili sia a
quelli penali;
– che il principio di prossimità in una materia che investe i diritti fondamentali delle persone e di soggetti vulnerabili rappresenta un valore sociale;
– che affinché ne sia garantita l’effettività e l’efficienza, il principio della prossimità deve coniugarsi con quello della specializzazione che in tribunali troppo piccoli non può essere garantita; – che, pertanto, tale nuovo organismo dovrebbe avere una diffusione maggiore sul territorio con riferimento alla popolazione, e all’estensione del territorio;
– che pertanto si propone che sia istituito il Tribunale per la famiglia, per i minori e per le persone, in ogni provincia, con temperamenti in base alla conformazione geografica del territorio e al numero degli abitanti delle province adiacenti con funzioni amministrative, civile e penale composto da personale giudiziario e magistrati provenienti dal Tribunale Ordinario, Tribunale per i Minorenni e Procura per i Minorenni in modo da garantire l’unitarietà della giurisdizione, la specializzazione del Giudice, la multidisciplinarità.
RITENUTO
che l’auspicato Tribunale per Famiglia, le relazioni familiari e le persone dovrebbe ispirarsi ai
seguenti principi:
– accorpamento di tutte le competenze civili in materia di famiglia, minori, stato e capacità delle persone fisiche minorenni e maggiorenni, ivi compresa la tutela dei diritti della persona in materia di cittadinanza, di apolidia, di protezione internazionale, di ricongiungimenti familiari, attualmente di competenza del Tribunale ordinario, del Tribunale per i Minorenni, del Giudice Tutelare, nonché le competenze penali per reati commessi da minori degli anni 18 ed amministrative facenti capo al Tribunale per i Minorenni.
– composizione multidisciplinare dell’organo in funzione decisoria, con la presenza di giudici onorari specializzati in psicologia, psichiatria, pedagogia, scienze sociali nelle controversie che coinvolgono i diritti fondamentali dei minorenni ed in particolare in quei procedimenti dove si

prospetta una situazione di pregiudizio in danno della persona minorenne, con possibilità di delega delle sole funzioni di ascolto del minore;
– esclusività della competenza e alta specializzazione di tutti gli operatori coinvolti;
– razionalizzazione del rito, semplificato ma flessibile rispetto alle specifiche materie e con garanzia del diritto di difesa e del contraddittorio;
– ufficio della procura della Repubblica presso il Tribunale. Ciò premesso l’Unione Nazionale Camere Minorili
CHIEDE
al Congresso Nazionale Forense di approvare e fare propri i contenuti della presente mozione.