da UNCM- UNIONE NAZIONALE CAMERE MINORILI
L’UNIONE NAZIONALE CAMERE MINORILI
ESPRIME
preoccupazione in relazione alle gravissime notizie riferite dagli organi di stampa, in ordine all’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto alcuni Servizi Sociali dell’Emilia Romagna e indagate 18 persone tra professionisti addetti ad affiancare e ascoltare i minori nonché a svolgere indagini sulla situazione psicologica degli stessi e altri funzionari pubblici;
SI ASSOCIA
al pensiero espresso dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Dottoressa Filomena Albano ritenendo che “tali fatti sarebbero di gravità inaudita -qualora fossero confermati-”.
RILEVA
la necessità della reale attuazione del principio della massima protezione del fanciullo, così come enunciato a partire dalla Dichiarazione di Ginevra del 1924 sui diritti del fanciullo e dalla Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo adottata dall’Assemblea Generale il 20 novembre 1959 e riconosciuto nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
SI AUGURA
che sia garantito, a prescindere dagli esiti della riferita inchiesta, il massimo supporto e sostegno alle bambine e ai bambini al centro della vicenda, nonchè tutela della loro privacy come previsto dalla Carta di Treviso “in modo che sia tutelata la specificità del minore come persona in divenire, prevalendo su tutto il suo interesse ad un regolare processo di maturazione che potrebbe essere profondamente disturbato o deviato da spettacolarizzazioni del suo caso, da clamorosi protagonismi o da fittizie identificazioni”
OSSERVA
che appaia imprescindibile rifuggire dal rischio di generalizzata colpevolizzazione delle istituzioni e delle categorie di professionisti che, quotidianamente e a vario titolo, lavorano con minori, con adulti e famiglie in difficoltà, sia in ambito giuridico sia sotto il profilo psicologico assistenziale. Lavoro questo, indispensabile e oltremodo prezioso, difficoltoso e necessitante di altissima professionalità e sensibilità, che prevede l’impiego di grandi energie improntate ai valori dell’etica e della responsabilità con l’unica finalità di favorire il benessere dei minori coinvolti.
AUSPICA
in nome del mai derogabile principio di presunzione di innocenza, un accertamento rigoroso dei fatti e delle circostanze volto, non soltanto all’accertamento della verità ma anche all’analisi delle criticità di sistemi e procedure della tutela e dell’accoglienza che deve essere continuamente monitorato, auspicando inoltre un potenziamento degli investimenti e delle politiche attive in ambito minorile e del welfare.
In questo senso, l’UNCM, associazione di avvocati minorili, da anni impegnati nell’ assistenza e rappresentanza dei minori nei processi,
INSISTE
affinché, prontamente, venga prevista a livello legislativo la figura del curatore /avvocato del minore nei procedimenti civili di grave pregiudizio, prevedendone l’istituzione e la rigorosa formazione, stante la specificità della sua funzione di sentinella dei diritti fondamentali dei minori .
Avv. Grazia Ofelia Cesaro
Presidente Unione Nazionale Camere Minorili