Violenze sui minori: in Italia raddoppiate in dieci anni. Rompere l’assordante silenzio della politica

26 Novembre  2018  da IL FARO

Il carnefice è chi commette il reato. Ma il vero mostro è il silenzio, le promesse mancate e chi ha la responsabilità di agire ma si volta dall’altra parte

di Vincenzo Taurino

 

In occasione della giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sono stati tanti gli allarmi lanciati sulla gravità del fenomeno dei maltrattamenti e degli abusi sui minori.

Sono 157 le raccomandazioni al Governo, ai Ministeri ed alle istituzioni italiane competenti presentate dal Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Gruppo CRC), che da tempo si occupano attivamente della promozione e tutela dei diritti delle persone di età minore in Italia.
Sono contenute nell’ultimo dei tre rapporti di monitoraggio basati sulle Osservazioni Conclusive rivolte all’Italia dal Comitato ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Tra le questioni da affrontare con urgenza, vi è la necessità di ridefinire le misure per proteggere e prevenire abusi e violenza sui minori; il contrasto della dispersione scolastica; la nomina di un garante per l’infanzia in ogni regione.

Il sottosegretario con delega alle Pari Opportunità e alle Politiche Giovanili, Vincenzo Spadafora, primo Garante Nazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ha affermato che porterà avanti questa “battaglia culturale” per mettere al centro della nostra politica i diritti dei minori.

Una posizione pienamente condivisibile. Se vogliamo veramente salvare i bambini dalle tante forme di violenza e crudeltà che gli adulti mettono in atto nei loro confronti, la battaglia va fatta sul piano culturale: mettere al centro della politica i diritti dei minori.

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